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Il Volo delle Aquile

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Referendum Giugno 2005

Riflessione che scaturisce dal dibattito relativo alla questione se considerare o no l’embrione - sin dal suo concepimento - come un essere umano = quindi una persona umana “in potenza/in stato di sviluppo”.

Oh Dio Creatore, “Sei Tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io Ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le Tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene.
Le mie ossa non Ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra.
I Tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel Tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati,quando nessuno d'essi era sorto ancora. Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quanto è grande il loro insieme!”(Salmo 139.13-17).

“Se durante una rissa qualcuno colpisce una donna incinta (…);(…) se ne segue danno, darai vita per vita” (Esodo 21:22-23).

Alziamo la nostra voce come credenti a difesa della VITA – Un grazie personale e di cuore a quanti l’hanno già fatto.

Incoraggiato da non pochi di voi, scrivo queste poche riflessioni a proposito del referendum per il quale siamo stati interpellati. Non tratto i quesiti nello specifico ma quanto vi propongo è sufficiente per poter affrontarli.
L’argomento è seriamente vasto per essere trattato in breve ma il mio desiderio è che come Credenti Cristiani Evangelici possiamo riflettere e fare la nostra parte a difesa della vita che il nostro Dio e Padre dà ad ogni essere che è sulla terra.
Per i cristiani “i pensieri di Dio sono preziosi”(1) , essi illuminano la nostra coscienza e ci indirizzano a dare Gloria al Creatore. 
Nella Parola di Dio troviamo abbondanti basi per prendere la difesa della vita nascente. Promesse di ministeri e servi di Dio sono rivelati con la loro rilevanza ed importanza, ancor prima di essere concepiti (2). 
Cristo è l’esempio per eccellenza: “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: 
Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele (3).

Attenzione ad un falso problema etico.
Ho sentito dire da alcuni credenti che “come cristiani e cittadini dello Stato Italiano abbiamo il diritto/dovere di andare a votare al referendum”. 
Questo è un falso ricatto morale ed un falso problema etico perché il referendum non è stato voluto dallo Stato perché fosse stato incapace di legiferare sull’argomento ma è stato voluto e ottenuto da un gruppo di cittadini - aventi stessi diritti/doveri quanto noi - che hanno una opinione personale diversa sia da quella espressa dello Stato Italiano attraverso la legge n°4072004 e sia, diversa dalla nostra (spero).
Per una volta, non andare a votare non significa essere ignavi, negligenti, disinteressati alla vita politica e sociale del Paese, ma vuol dire: 
1) essere in disaccordo con l’idea stessa del referendum che vuole promuovere leggi che da Cristiani non condividiamo; 
2) non andando a votare, se non si raggiunge il quorum, il referendum sarà invalidato; e a noi questo sta bene.
Il referendum è valido solo se il 50% + 1 degli aventi diritto al voto, va a votare. Andando a votare (anche se per votare 4 NO) si corre il rischio di rendere valido il referendum per raggiungimento del quorum dei votanti, in questo caso basterà la maggioranza del 25% +1 degli aventi diritto al voto che il referendum passa.
Se invece non si raggiunge il quorum (50%+1 degli aventi diritto al voto) anche se i “SI” fossero il 50% degli aventi diritto al voto, il referendum sarebbe comunque annullato. 
Visto le proporzioni di percentuale e i rischi che corrono i “SI” è facile rendersi conto perché spingono a tutti i costi gli elettori ad andare a votare.
Hai il diritto di esprimerti – con la tua opinione personale contro l’opinione personale degli altri - col non andare a votare e con questo ci si prende una doppia garanzia che il referendum sia annullato e che la legge rimanga tale e quale è. 
Questo io lo spero, e tu? 
Qualcun altro mi ha detto “ma così votiamo come i cattolici”. Ho risposto “se per una volta le posizioni coincidono che c’è di strano?” il male si è già coalizzato, se per una volta possiamo essere un po’ di più sullo stesso fronte … ben venga! Questo certamente non farà di me e di voi dei rinnegati..

Qualche riflessione per affrontare le questioni sollevate dal referendum. 
Da dove cominciare …
Il nocciolo della questione intorno a cui girano tutte le sfaccettature dei quesiti referendari è se considerare o no l’embrione - sin dal suo concepimento - come un essere umano = quindi una persona umana “in potenza/in stato di sviluppo”.
Se per noi l’embrione è persona ed è il frutto della cooperazione tra madre, padre, e Dio che da la Vita, va da sé che, la dignità ed il valore dell’essere umano che è ad “immagine e somiglianza” di Dio (4) va rispettato e protetto per chi è! 
Altrimenti se come intendono affermare i promotori del referendum, l’embrione, per una certa durata della sua esistenza (5), non è né essere umano, né persona in potenza, possono essere praticate su di esso tutte le sperimentazioni possibili perché trattasi soltanto di semplici cellule vive.

Essere o non essere … il solito dilemma!
Ciò che siamo ontologicamente dal punto di vista umano (sia biofisico che psichico) è iscritto nel nostro patrimonio genetico e cromosomico. Questo patrimonio è il prodotto della singamia dei gameti all’atto della fecondazione; detto in altre parole, il frutto della fusione del patrimonio genetico e cromosomico dell’ovulo della donna + lo spermatozoo dell’uomo che lo feconda.
Da allora in poi e per sempre questo patrimonio genetico – il genoma – rimarrà unico, e proprio dell’ embrione dandogli le caratteristiche fondamentali di coordinazione, continuità, e gradualità (6) che gli permetteranno tutto il suo completo sviluppo. 
Quanto appena affermato vale pure per tutti quegli embrioni crioconservati (conservati per congelamento che si vogliono, nell’imbarazzo della loro esistenza, trattare come mero cumulo di cellule con cui si può fare ciò che si vuole. C’è da dire che dei circa 30.000 embrioni congelati – recensiti in Italia - solo da 200 a 300 sono “abbandonati” dai loro genitori biologici, tutto il resto è come dire in custodia in attesa che i genitori si esprimano sul da farsi di essi (7).

Per capire meglio, ripetiamo quanto sopra … e applicandolo a noi
Il patrimonio genetico/genoma che noi siamo ora c’era quando eravamo una sola cellula fecondata (ovulo di nostra madre + spermatozoo di nostro padre) e fu il risultato del mescolamento del patrimonio genetico e cromosomico dei nostri mamma e papà; esso è rimasto lo stesso, invariato, quando siamo passati da una a due, e da due a quattro cellule e poi quando siamo divenuti successivamente 8 cellule, 16 cellule, 32 cellule, 64, 128…, ; e quindi quando queste cellule (cioè noi in cellule) si sono trasformate da totipotenti (8) 0 a multipotenti (9), a unipotenti e poi si sono differenziate e specializzate “prendendo” una delle 210 linee cellulari che compongono il vostro essere.
Quella prima cellula - unità inscindibile – fu il primordio del nostro corpo/essere! 
Se in un solo stadio di tutto il processo di sviluppo si fosse verificata una discontinuità o modifica al di là della propria autoprogrammazione del di noi embrione, oggi non saremmo all’esistenza.

Sperimentare su delle cellule staminali embrionali, che significa?
Le cellule staminali embrionali vengono isolate – sganciate dal resto dell’embrione –quando esso è allo stadio di 32 cellule; momento in cui le cellule embrionali sono ancora tutte totipotenti. Prelevare delle cellule staminali embrionali dall’embrione significa distruggere/uccidere (10) l’embrione da cui la cellula è estratta. 
La cellula staminale embrionale che è stata prelevata viene denucleizzata e al posto del suo nucleo vi viene impiantato il nucleo di una cellula somatica. 
Tenendo conto che questo è un processo di clonazione, ciò che si ottiene , a tutt’oggi, con una simile procedura, è:
1) un ammasso di tessuti-tumore; perché le cellule totipotenti embrionali sono tumorigine; 
2) un processo di rigetto intracellulare della nuova cellula. 
Se mai dovesse funzionare, la cellula isolata e “ri-nucleizzata (11)” potrebbe dare vita ad un altro embrione ma come detto sopra, per clonazione.(sigh!)
Ci si chiede, se già senza “il primorde del nostro corpo” (cioè noi, prima cellula) non esisteremmo, con quale criterio si opprimere la Vita di chi non è in grado di esprimersi?
Questa è violenza, è mafia, è oppressione degli indifesi, è selezione etnica/genetica, è razzismo, è un atto di abuso contro chi non può difendersi (12). 
Ci vengono i brividi quando ricordiamo le sperimentazioni avvenute durante i sistemi totalitari (13) su coloro che erano ritenuti sottorazza, di serie B, carne da macello (14) o da “arrosto” in forni crematoi … certo quelli erano nei campi di concentramento … o gli ospedali “dei pazzi” dove il potere schiacciava il debole e l’omertà la faceva da padrona; questi, invece sono chiusi nei laboratori di sperimentazione dove tutto è più silenzioso e vuole rimanere tale.
E una certa selezione tra embrioni può essere fatta “a occhio” … per lasciare in vita il migliore … è eugenetica? Una Auschwitz genetica?. 
Per favore, non giochiamo con la vita!

Fermare la Scienza: no, grazie. Ma, le follie, sì!
La sperimentazione sulle cellule staminali è già in atto da circa 50 anni e con risultati eccellenti - oltre 52 malattie già curate con questo sistema (15). Le cellule staminali adulte si trovano già nel nostro corpo. Ce ne sono a disposizione persino nei cadaveri! 
Cellule staminali “più giovani” si trovano nella placenta e nel cordone ombelicale che dopo il parto restano in ospedale come donazione di organi; oppure nei feti abortiti sia naturalmente che terapeutici… buona sperimentazione.

Legge 40/2004 art. 1 – Tutela dei diritti dell’embrione. 
Quanto detto fino ad ora mette in rilievo l’importanza dell’art 1 della legge 40/2004 che “assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti nella procreazione medicalmente assistita, compreso il concepito (16)” - padre-madre-concepito a pari diritti e pari dignità. 
In un concepimento naturale va da sé che l’embrione è tutelato dalla madre che lo porta in grembo ma quando questo concepito è in una provetta, è semplicemente saggio che lo Stato tuteli il concepito, altrimenti chi deve tutelarlo? 
Molti si appellano al buon senso ed alla responsabilità delle persone coinvolte (medici e partners) ma è sotto gli occhi di tutti che spesso il buon senso e il senso di responsabilità non sono rispettati.
È comprensibile che i fautori del referendum vogliono abrogare questo articolo perché se l’embrione non è tutelato se ne può fare quello che si vuole.

Tre, o più embrioni? Un paradosso! 
Lo scopo della legge è quello di evitare stimolazioni ormonali selvagge sulla donna per produrre più ovociti ed affinché si possa accedere gradualmente alle tecniche di procreazione assistita per tutelare il più possibile la sua salute. di quanto ne occorrano e per evitare di produrre embrioni in eccesso che accrescerebbero il numero degli embrioni congelati.
Per quale motivo allora produrre più di tre embrioni? Per accrescere il numero degli embrioni soprannumerari? Per selezionarli prima o dopo l’impianto in utero, selezione eugenetica? Per averne più disponibili per la sperimentazione? 
Gli embrioni soprannumerari sono il risultato maldestro di stimolazioni ovariche e conseguenti fecondazioni.

Paradossi 
Da una parte c’è lo spasimo di volere figli a tutti i costi e dall’altra la volontà di distruggere gli embrioni “a uso e consumo” di certa scienza.
Se l’accanimento terapeutico è stato dichiarato disumano rispetto della vita morente perché dovrebbe essere legittimo l’accanimento sperimentale sulla vita nascente?

Qualcuno ha pensato all’adozione di embrioni crioconservati … sarebbe una strada percorribile … questa ipotesi mette i genitori “adottanti su un piano di uguaglianza come la normale adozione … potrebbe essere l’accogliere in famiglia di un “figlio di nessuno”.
Ci sarebbero tante altre riflessioni da fare ma queste mi sembrano le principali.

In conclusione
Il mio auspicio è che nessuno di voi, che riceve questo scritto, vada a votare … la vita è troppo preziosa per giocarcela a colpi di voti.
Come ho detto in occasione del Raduno delle Chiese Evangeliche Siciliane appartenenti alla IES (17) “Io non vado a votare per scegliere 2 volte, secondo i principi insegnati dalla Bibbia, a favore della vita e”.
Possa Dio illuminare ognuno di noi per poter scegliere con scienza e coscienza.

Dio vi benedica.

Fraternamente al Suo Servizio (18)

past.Gaetano Di Francia (bioeticista)


Note:
1 Salmo 139:17.
2 Dal punto di vista biblico non aggiungo altro perché credo che ognuno di voi conosce la Parola di Dio per darsi delle basi bibliche alle argomentazione in difesa della vita.
3 Isaia 7.14; cf. Isaia 9.5. 
4 cf. Salmo 139, Genesi 1.27; ecc.
5 per alcuni questo periodo è rappresentato dai primi 8 giorni, da altri i primi 14, oppure 21, …giorni.
6 Giovanni Russo (a cura di) “Enciclopedia di Bioetica e Sessuologia” – LDC – 2004 Leumann (TO). 
7 Notizia data dal dott.prof. Dallapiccola Bruno (Genetista) durante il TG2 seradi martedì 07 giugno 2005 durante il 9confronto col ott. prof. Veronesi, nel corso della 2a parte del TG2.
8 Cellula capace di specializzarsi in qualsiasi linea di cellula del nostro corpo.
9 Cellula capace di specializzarsi in uno dei settori delle linee di cellule del nostro corpo.
10 E quindi prima che avvenga la differenziazione cellulare che porterà le cellule a specializzarsi per seguire il programma di una delle linee cellulari del nostro essere.
11 Affermazione condivisa dal dott. prof. Angelo Vescovi genetista, tra l’altro ateo nella trasmissione “Porta a porta” in onda su RAI 1 del 08 giugno 2005.
12 Permettete “la clonazione” del termine.
13 Lo stesso dicasi nelle situazioni di aborto provocato.Di qualsiasi “colore politico” essi furono, tutti si sono macchiati degli stessi orrendi crimini.
14 Romani 8.36 … permettetemi il riferimento fuori dal contesto ma che illustra bene la situazione.
15 Cf. nota n. 12 – notizia di pubblico dominio – documentata scientificamente.
16 Cito il testo della Legge 40/2004.
17Intesa Evangelica Siciliana – incontro del 02 giugno 2005.
18 Soli Deo Gloria.


PS. Per qualche informazione in più: www.comitatoscienzaevita.it
PS2. Autorizzo quanto lo volessero di condividere questo mie riflessioni con i propri conoscenti.


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Questa è l'immagine che ho di quanti, iniziando a volare nel cielo della vita, si spingono come aquile al di sopra delle maestose immense montagne, oltre le nuvole, quasi a toccare l'infinito che blu diventa dove l'azzurro finisce.

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